Prima di analizzare ed elencare i pro e i contro di una casa in bioedilizia, crediamo sia importante comprendere al meglio che cosa significa “casa passiva”. La definizione di casa passiva è legata al suo limitato bisogno di energia: si tratta di una casa prefabbricata autosufficiente, cioè un’abitazione che ha bisogno di un quantitativo di energia estremamente ridotto, quasi nullo. Questo non significa che una casa passiva prefabbricata non abbia bisogno di allacciamenti energetici, ma che il suo reale fabbisogno è ridotto quasi al minimo.

I principali vantaggi di una casa passiva sono il fabbisogno energetico quasi nullo e l’ottimo isolamento termico. Il fabbisogno energetico di una casa passiva è irrisorio, poiché si ricorre alla produzione di energia elettrica con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici; il kit di una casa solare passiva consente, attraverso l’installazione dei pannelli fotovoltaici, di accumulare energia durante il giorno e di riutilizzarla in diversi momenti del giorno e della notte.

Anche gli infissi presenti in una casa passiva assicurano un ottimo comfort termico, garantendo un elevato risparmio energetico; il materiale isolante utilizzato in una casa prefabbricata autosufficiente è più spesso rispetto alla norma (raggiungendo fino i 30 centimetri di spessore) e viene installato in corrispondenza del lato esterno della parete, aumentandone maggiormente l’isolamento.

È bene però sapere ed essere consapevoli che la casa passiva ha dei costi di costruzione mediamente superiori rispetto ad un’altra tipologia di casa; questo potrebbe essere a prima vista uno dei principali svantaggi per la sua scelta. Non esiste una casa passiva low cost, tuttavia il prezzo di una casa passiva non deve essere considerato in maniera assoluta; decidere di abitare in una casa in bioedilizia passiva prefabbricata significa vivere in un’abitazione all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed ecologico. L’impatto ambientale si riduce al minimo e i costi legati ai consumi giornalieri saranno quasi azzerati.